E’ mancato il papà di Dario Lavagna

Ciao Papà. Che bella parola che È Papà! Ancora Papà, e Papà, all’ infinto Papà! Come mi piace chiamarti, mi è sempre piaciuto il suono di questa parola! Papà! dentro c’è tutto: ci sei tu, per me la mia roccia, le mani, le tue mani che mi tenevano le ho amate e amo con tutta la mia forza! Con loro che mi sorreggevano sarei andato ovunque, avrei affrontato chiunque, ho sempre avuto questo bisogno, come di una tua approvazione. Sei stato tanto, mi hai dato tutto, non ho mai desiderato qualcosa che tu non mi hai donato. Ora mio Grande Papà vai a coltivare il tuo orto nei cieli, a vedere una pianta che nasce con lo sguardo felice, stupefatto e amorevole che solo tu potevi avere, pigia la tua uva, fai tu il tuo vino. Amore Mio quando arriverò lo berremo assieme. Io ti giuro Papà proverò a fare un decimo per tuoi “Rattini” di ciò che tu hai fatto per me. Col pensiero fisso a come tu insegnavi e spiegavi il mondo a Tan Tan quando lo portavi a passeggio.

Tuo Figlio Dario

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