Ata reintrega i due sindacalisti licenziati nel 2015

Ata reintrega i due sindacalisti licenziati nel 2015
Paternalistiche le motivazioni
A Garassini e Debenedetti manca il coraggio di ammettere il vero motivo del reintegro
Giustizia è stata fatta. Dario Lavagna e Luigi Cavaliere i sindacalisti della Cisl, potranno tornare a lavorare in Ata, l’azienda da cui erano stati licenziati nel 2015.
Lo abbiamo scritto parecchie volte, i due licenziamenti erano stati fatti per colpire Massimo Arecco, allora consigliere comunale di opposizione, e Roberto Speranza segretario della Cisl che contestavano la conduzione aziendale dellla vecchia dirigenza.
 Arecco è stato chiaro:  “Quello che la politica ha tolto nell’era Berruti, la politica restituisce”.

Risultano, invece, un po’ patetiche le dichiarazioni odierne di Garassini: “Ata si è fatta carico di un problema di natura sociale pensando ai due lavoratori: uno con famiglia a carico e l’altro a pochi anni dalla pensione.”

 E di DebenedettiIl lavoro svolto in Ata deve rispettare prima di tutto la questione morale e sociale”

 Affermazioni di facciata per non turbare l’equilibrio tra i pro Luca Pesce (Santi) e chi sta col nuovo Cda.

Da loro ci si aspetta molto di più di queste dichiarazioni paternalistiche, dovrebbero ammettere che i due lavoratori sono stati riassunti non per bontà d’animo ma perché le loro contestazioni al vecchio cda, causa del licenziamento, sono risultate giuste.

Ora si vada avanti con la rivalsa delle spese sostenute per gli avvocati e per l’agenzia investigativa verso chi ha creato questa situazione.

 I savonesi sono stufi di sborsare migliaia di euro per gli errori di dirigenti che non pagano mai.

PS Dario Lavagna rinuncia a tornare nell’organico…LEGGI DAL SECOLOXIX

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