In attesa del 4 novembre

Piero Pirola: il passato
Matteo Debenedetti: la continuazione
Roberto Speranza: il cambiamento
Tutti i gruppi che formano il Consiglio comunale sembrano orientati per le dimissioni del cda di Ata
Non sappiamo cosa succederà il 4 novembre giorno dell’assemblea, proviamo invece ad immaginare quali sarebbero le alternative alla presidenza in caso ci fosse una sostituzione.
 Piero Pirola: il passato
 Matteo Debenedetti: la continuazione
 Roberto Speranza: il cambiamento
Si potrebbero riassumere così i tre pretendenti alla poltrona.
 
Pirola è già stato direttore di Ata, ben visto dalla maggioranza dei lavoratori è critico verso l’attuale cda, ma rappresenta il passato. Cosa porterebbe di nuovo?
 
Debenedetti è uomo per tutte le stagioni, l’uomo giusto per un accordo FI – PD.
Alcuni anni fa era con Canavese in difesa della piattaforma, è amico d’infanzia di Cristina Battaglia, è del centro destra ma corre sempre in soccorso del PD, il che gli ha reso la poltrona in Ecosavona. Se fosse eletto in Ata sarebbe una vittoria di Vaccarezza e del PD non certo della Lega. La situazione in Ata proseguirebbe senza cambiamenti evidenti.
 
Il sindacalista Roberto Speranza potrebbe essere l’uomo giusto per il cambiamento auspicato da tutti. Sempre coerente nelle trattative con i vertici dell’azienda ha la maggioranza dei lavoratori dalla sua parte e conosce bene i problemi dell’azienda.
 
 Se il 4 novembre il cda dovesse venire rinnovato (il condizionale è d’obbligo) la scelta dovrebbe avvenire tra questi 3 papabili, sempre che il centro destra non tiri fuori dal cappello altri nomi
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