Le truppe di tulliane fanno terra bruciata intorno alla Battaglia

Le truppe di tulliane fanno terra bruciata intorno alla Battaglia
 
Arriva inaspettata la rinuncia (spontanea?) di candidarsi nelle file del PD di Dario lavagna.
 Segno che la lotta interna al partito non è ancora terminata e per ora chi ne fa le spese è chi si è sbattuto di più alle primarie e aveva praticamente la candidatura blindata.
Una brutta faccenda per la Battaglia che contava su Lavagna per accaparrarsi i voti della CISL.
A cosa sia dovuta la rinuncia è facile prevederlo: la parte del Pd che ha perso le primarie sta screditando la Battaglia, lo aveva scritto anche il giornalista LugaroEssendo lei, per il momento inattaccabile, si ci accanisce in particolare su Luca Martino e Dario Lavagna, l’assessore con un procedimento penale in corso e lo spazzino guascone licenziato dall’Ata.
Che dire poi della voce sempre più insistente che circola negli ambienti politici di un Di Tullio che provocatoriamente pare consigli di votare la Pongiglione?
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