CI HANNO SCRITTO I DIPENDENTI DELLA IDROTECNICA SRL

CI HANNO SCRITTO I DIPENDENTI DELLA IDROTECNICA SRL
A scrivere siamo i dipendenti della idrotecnica S.r.l. , società operante presso i forni della Italiana Coke di Cairo M.tte. Vogliamo portare a conoscenza la nostra situazione.
Siamo ancora fortunati ad avere un lavoro ma… non prendiamo lo stipendio. A oggi, 3 marzo, ci è stato corrisposto solo il 50% della retribuzione di dicembre 2014 per cui dobbiamo ancora ricevere la restante parte dello stesso mese, l’intera di gennaio e quella, ormai, di febbraio.
La motivazione di tutto ciò sta nel fatto che sia il committente che la nostra ditta sono in forte crisi di liquidità. Noi, invece, no ???

Finalmente il giorno 27 febbraio Italiana Coke ha versato alla nostra ditta un acconto sulle fatture ancora da saldare di all’incirca 80.000 € cifra con la quale ci avrebbero potuto pagare tranquillamente per intero almeno la mensilità dell’anno scorso. Invece la nostra ditta ci ha corrisposto solo il precedente 50 % ma solo dopo alcune telefonate dei nostri sindacalisti sennò era loro intenzione  darci solo il 40 %.

 Alla nostra richiesta di spiegazioni ci è stato risposto che la parte del bonifico eccedente le paghe serviva loro per pagare debiti pregressi  o sbloccare crediti in altri cantieri. Inoltre siamo stati quasi minacciati di non ricevere nemmeno questa inezia se avessimo agito sindacalmente.

In sintesi noi siamo al lavoro tutti i giorni chi alzandosi alle quattro del mattino chi sobbarcandosi chilometri, e ancora, durante le nostre assemblee di protesta o gli scioperi visto che ormai questa situazione si porta avanti da più di un anno, abbiamo sempre garantito il personale minimo per salvaguardare l’impianto da fuoriuscite di gas o vapori (le nostre principali mansioni) che avrebbero ulteriormente aggravato la già delicata situazione ambientale del sito ma …. retribuzione nulla.

Siamo a conoscenza di queste problematiche di carenza di fondi, sappiamo anche che, a tempi brevi, se non brevissimi  saremo mandati via (cioè disoccupati) in quanto Italiana Coke, in seguito ad una sua riorganizzazione del lavoro, internalizzerà tutti i lavori ora dati a ditte esterne ma ,nel frattempo, dovremo pur vivere anzi sopravvivere.

Richiediamo solamente di avere nei tempi prefissati il nostro salario che è già esiguo ma che ci dà almeno la possibilità di non pagare , come per alcuni di noi, interessi su rate di mutui o altro non versati, non riuscire a pagare affitti o, ancor peggio, bollette che, come successo, hanno portato a blocco delle utenze gas o elettricità ed inoltre alcuni con famiglia non riescono a fare la spesa minima.

Se qualcuno può darci un consiglio su come agire per avere rispetto e tutela dei nostri diritti e del nostro lavoro, ci contatti tramite la Fiom Savonese o via stampa visto che, forse, siamo ancora in tempo ad usufruire della Statuto dei Lavoratori prima che venga affossato del tutto.

  Gli operai di Idrotecnica S.r.l.

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