L’ASSESSORE LIROSI A RUOTA LIBERA SULLA VICENDA CARIGE – CARISA

L’ASSESSORE LIROSI A RUOTA LIBERA
SULLA VICENDA CARIGE – CARISA
Cassa Risparmio Savona
Passa il tempo, i capelli sono diventati bianchi e la sorte della Carisa si sta realizzando esattamente come circa 16 anni fa, sindacalista in Carisa, avevo detto (anzi, urlato) e scritto.
Leggo oggi un interessante articolo (anche scritto bene, in realtà) su quanto sta accadendo in questi giorni.
E trovo perfettamente realistico quanto dice il Sindaco Berruti: 1) ogni città non può permettersi una sua banca 2) il punto focale, oggi, è il possibile risanamento di Carige 3) prima della scomparsa della Carisa possono passare ancora molti anni.
Io però non posso evitare di tornare con la mente agli ultimi anni 90, quando…

… fu presa la decisione di vendere una modesta percentuale (poi passata al 95%) della Carisa alla Carige. Dissi e scrissi:

– si tratta di un errore epocale;

– si va verso l’inevitabile perdita della fonte autonoma creditizia della città e, quindi, in futuro mancheranno molti investimenti di denaro in Savona;

– contrario non per orgoglio o sciocchezze simili ma, invece, perché si vende proprio all’unica banca al mondo che ha gli stessi (pur legittimi) forti interessi e competenze territoriali della banca cittadina: visto il momento, un accorpamento era prevedibile, ma con Carige si andava inevitabilmente incontro ad un futuro assorbimento;

– la Carige è palesemente sovradimensionata: resisterà? Ma questa è un’altra storia…..

Dunque, in allora, il vero punto focale era: accorpamento con chiunque, ma non con la Carige!

Oggi leggo incredibili dichiarazioni di persone che al tempo furono attori attivi nella vicenda: io preferisco restare su argomenti oggettivi.

Nel Gennaio 2000 presentai anche una Interrogazione Urgente in Consiglio Comunale, illustrandola in modo “furente”.

 Insieme, (quasi) tutti i Sindacati organizzarono un corteo in città (caso raro, per i lavoratori bancari);

 presentarono alcuni esposti alla Procura della Repubblica; espressero un forte diniego al pagamento della Carisa a mezzo azioni della Carige, il cui valore attuale è ben noto; io fui intervistato più volte dal TG3; tutti facemmo un sit in davanti alla sede della Fondazione, allora in via A. Aonzo, con intervento della forza pubblica; su nostra richiesta, un Deputato presentò una Interrogazione in Parlamento. Insomma, le provammo tutte, ma non ci fu nulla da fare: ignoranza della materia, avidità, interessi? Come si dice, ai posteri la sentenza.

Un forte pensiero va ai lavoratori Carisa (il cui trattamento, da allora, è già nettamente peggiorato): in un paese civile, la salvaguardia del lavoro deve essere, sempre, il primo fattore di qualsiasi processo di riordino. 

Lirosi

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