lavoro

PRECARI…OPERAI…DISOCCUPATI e…architetti ed ingegneri
Bersani a Torino domenica ha centrato, in più momenti del suo avvincente comizio, che fra i problemi, che questo sciagurato governo sta facendo incancrenire in Italia, c’è quello del lavoro .
Ha ragione: il milione di posti di lavoro promesso da Berlusconi si è tragicamente trasformato in una bufala colossale; abbiamo più disoccupati, più licenziati, più cassintegrati e solo, per coloro che vengono avviati al lavoro, contratti precari
Giustamente si parla degli operai di Melfi, giustamente della disdetta del contratto da parte di Federmeccanica, per mesi si è parlato di ALITALIA, dei lavoratori dei Call Center, dei Cassintegrati dell’Isola, ora giustamente si discute dei precari della scuola.
Ma ci sono lavoratori fantasma in questa nostra Italia, lavoratori che tutti pensano siano ricchi ,che tutti considerano evasori: sono gli ARCHITETTI e gli INGEGNERI .
Questi, LAVORATORI a tutti gli effetti, sono colpiti dalla crisi in maniera pesante e….non hanno ammortizzatori sociali, non hanno sindacati confederali potenti a difenderli, non sono neppure considerati come interlocutori dai partiti del centro sinistra, compreso il mio, il PD!!! Eppure non sono pochi, solo gli architetti iscritti agli ordini in Italia sono circa 150.000. E fra questi una buona metà sono giovani, molti disoccupati, i più sottoccupati. Vengono assunti (si fa per dire..) negli studi dei GRANDI ARCHITETTI, lavorano con gli occhi incollati ad un PC per 9-10 ore al giorno e vengono retribuiti con cifre risibili : 250-300 ,max 400 € al mese ! Senza tutele, senza contratti, senza ferie pagate, senza sussidio di disoccupazione. E gli altri? A parte i grossi studi che la fanno da padrone in ogni concorso, in ogni bando per affidamento di incarichi pubblici, gli altri stanno cercando di sopravvivere alla crisi facendosi la guerra al ribasso sulle tariffe (una guerra fra poveri ). Alcuni offrendo sconti del 90 % pur di non chiudere i loro studi!
Gli altri, quelli che non vogliono prostituire la loro dignità professionale, cercano di sopravvivere con i risparmi della vita, se ne hanno, in attesa di tempi migliori; intanto hanno licenziato i collaboratori!!! Chi non aveva risparmi….ha chiuso lo studio. Gettati al vento anni di esperienza, professionalità consolidate, senza che nessuno se ne accorga.
Il centro sinistra (e Bersani per primo, purtroppo) hanno delle responsabilità: l’abolizione dei minimi tariffari è stata un errore; in sè sarebbe stata corretta, ma lo sarebbe stata se l’Italia fosse un paese normale,se ci fosse un minore numero di architetti e maggiori opportunità di lavoro. Invece così si è dato vita ad una jungla di ribassi anomali, a progetti fatti sempre in maniera più affrettata, con grave danno…alla lunga…per il territorio insediato.
E se ora, nel programma del PD e del Nuovo Ulivo non si individuano delle soluzioni, quei professionisti NON CI VOTERANNO…non si rimboccheranno le maniche con noi, come farò io, pur architetto, solo perchè militante e dirigente di base del PD. 

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