Imparare dai propri errori

Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto.
Ho estrapolato questa frase dal discorso che Mussolini fece il 3 gennaio 1925 in seguito allo sgomento dei cittadini per il ritrovamento del cadavere di Giacomo Matteotti. Il discorso nella sua interezza determinò concretamente l’inizio della dittatura fascista caratterizzata dalla fine delle libertà civili e dal lancio delle “leggi fascistissime”. Tutto ciò fu reso possibile per l’inadempienza delle opposizioni, che ormai avevano perso il loro momento, sgomitando l’un con l’altra e facendo scivolare la protesta dell’Avventino nel ridicolo.
Dicono che bisognerebbe imparare dai propri errori per non ripeterli più, errare humanum est, perseverare autem diabolicum, tradotta letteralmente significa “commettere errori è umano, ma perseverare (nell’errore) è diabolico”.
Eppure anche oggi, con un Paese alle prese con una crisi economico sociale senza precedenti, le opposizioni si dividono sono litigiose tra loro e producono un opposizione divisa urlata e priva di proposte e idee ottenendo come risultato di fare sembrare una maggioranza sotto la mediocrità dei giganti.
“Il fascismo è nato su una crisi. Le cose andavano male e la gente era insoddisfatta. Il rapporto tra sicurezza, benessere e libertà è complesso, per questo, avere consapevolezza del valore della nostra libertà è fondamentale per non tornare indietro” Cit fondazione Nenni.

 Roberto Paolino

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