il tesoro del Santuario di Savona

TESORI E MALANDRINI!
Non si può che applaudire all’iniziativa delle Opere Sociali, di esporre il tesoro del Santuario di Savona alla fruizione dei cittadini e dei turisti. Certo, i sistemi  antifurto saranno adeguati al valore dei beni esposti e non corriamo il rischio di saccheggi o furti su commissione…leggi…qualche giorno fa, un giornalista ci ha raccontato quanto gli sia stato agevole entrare nella Chiesa senza imbattersi in nessuno: condizione ideale per qualche mal’intenzionato e non sarebbe la prima nè l’ultima volta.
Di “furto mirato” si parlò anche per il caso delle ceramiche antiche sottratte dal palazzo del Monte di Pietà di via Aonzo, già sede della Fondazione De Mari. Gli uffici dell’ente erano stati trasferiti da poco e questo favorì un colpo sulla cui dinamica regna ancora l’incertezza: certo, in quel periodo vi era un cantiere aperto nell’adiacente vecchio Comune è vero, la collezione era imballata e venne caricata su un mezzo stradale; possibile, qualcuno sapeva che non vi erano più gli uffici della Fondazione! Se i ladri ebbero queste circostanze favorevoli, la dea bendata li aveva gratificati alquanto, mentre i tesori involati oggi anno mostra di sé in qualche bella vetrina di famiglie facoltose!!
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