Il Giro della Padania

La Padania e i suoi profeti
Il Giro della Padania, Gran fondo e trofeo di Laigueglia. Nessun paese può vantare  eventi di questa portata 

 “Ci mancava anche il Giro della Padania” ha detto stamani con l’aperitivo in mano in un noto locale laiguegliese uno “che non sa” o “non vuol capire”. Invece come hanno intelligentemente osservato sia il sindaco di Loano, sia l’assessore al Turismo di Laigueglia, sia il sindaco di Laigueglia ecco un evento di prestigio che darà la giusta visibilità al paese. Faremmo l’accoppiata col Trofeo. Quale paese italiano può vantare due eventi di questa portata? Nessuno. Ecco le dichiarazioni rilasciate:

Possiamo dire che questo è un antipasto per il Giro d’Italia – dichiara Luigi Pignocca, sindaco di Loano -. Lavoreremo per riportare una tappa della corsa rosa a Loano negli anni futuri. Il Giro della Padania sarà comunque una grande manifestazione con i grandi protagonisti del ciclismo attuale”.

Roberto Sasso Del Verme, assessore allo Sport del Comune di Laigueglia, dichiara: “Siamo onorati e orgogliosi di poter ospitare questa corsa. Apriamo la stagione ciclistica e con questo Giro la chiudiamo. Un ottimo evento anche dal punto di vista turistico per i nostri territori, perché il ciclismo è ancora uno sport gratuito: basta andare per strada per vederlo. Laigueglia e Loano avranno sicuramente un’ottima visibilità. Uniamo sempre di più questa catena tra Laigueglia e il ciclismo”.

Laigueglia si scopre Padania e si scopre una meta del ciclismo internazionale – spiega il sindaco di Laigueglia Franco Maglione -. Dopo il Trofeo Laigueglia e la Gran Fondo abbiamo un altro grande evento. Abbiamo aperto la stagione internazionale su strada e quasi la chiudiamo, con uno degli ultimi eventi. 

Noi andiamo fieri e orgogliosi della nostra classe politico amministrativa. Attenta ai fatti che accadono sul territorio e che non perde occasione di dare lustro al borgo con manifestazioni di prestigio. Saremmo contenti se si potesse avere all’arrivo almeno la partecipazione del Renzo nostro, il figlio dell’Umberto, che tanti sberleffi immeritati ha avuto e che di sport è un vero intenditore.

Onore alla Padania e al popolo padano.

 

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