Il cassone e il carbone

CORNUTI E MAZZIATI 3
Che spasso leggere come le cronache locali riportano la giornata “campale” del 17 dicembre c.a. Nella quale, secondo una strategia accuratamente preparata, sarebbero dovuti accadere 2 eventi “definitivi”: l’ampliamento a carbone di Tirrenopower,deliberato a maggioranza alla faccia dei sindaci e il trionfale ingresso del “cassone” targato Maersk nella rada di Porto Vado. Il combinato disposto dei due fatti avrebbe messo in ginocchio amministratori e cittadini, rassegnati a subire l’inevitabile.
In realtà le cose sono andate in modo diverso: ma la cronaca che ne offre il giornale “subalpino” e’ talmente faziosa e grottesca di rasentare il ridicolo…leggi… Una reazione tanto fegatosa che conferma come tra i “cornuti e mazziati” siano da ascrivere anche questi zelanti esecutori del motto “mai dispiacere all’inserzionista perché abbiamo fame di pubblicità”.

 

Quanto al quotidiano più amato dai savonesi negli articoli si riscontra maggior prudenza: non potendo occultare la sconfitta del partito del carbone, e’ obbligato ad ammettere che il progetto di ampliamento e’ stato ufficialmente ritirato. Ora toccherà all’azienda fare i conti e confermare o meno l’investimento che, a questo punto potrebbe anche non convenire…leggi

Certo, per i cronisti i sindaci rimangono “irriducibili” quasi dei brigatisti sopravvissuti, così come il “cassone” testimonia che i lavori del riempimento sono iniziati. Eppure al convegno romano che ha lanciato il gateway Adriatico il responsabile della multinazionale danese ha chiesto a Frattini “garanzie “su Vado. Un vero peccato: se non ci fosse stato questo dettaglio, la traversata del “manufatto”, tutto cemento e lastroni, avrebbe potuto essere spacciata come un vero e proprio inizio lavori. Ma ancora una volta, nell’informazione il diavolo fa le pentole, ma non sempre i coperchi!!!

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