Effetto domino sanitario o politico nella lista “Quiliano domani” ?

Vista la furiosa reazione dobbiamo aver toccato qualche nervo scoperto quando abbiamo dato la notizia della piccola rivoluzione politica a Quiliano.

Dura reazione sulla pagina Fb di “Quiliano domani” che, come dice lei stessa nel suo curriculum, è curato da Valentina Perna, che non ha una carriera politica alle spalle, ma è già balzata alle cronache per essere la portavoce delle Sardine savonesi, in questo modo dimostrando di fatto che il movimento, a Savona, era manovrato in qualche modo dal Pd, cosa dimostrata dalla presenza non solo di Arboscello, ma anche di Ferrando alla manifestazione del Brandale.

Ormai non è un segreto che Rodolfo Fersini non goda più dell’appoggio del Pd e non è nemmeno un segreto che la lista “Quiliano Domani” abbia subito uno scossone con l’abbandono della dottoressa Raffaella Orlando per onorevoli motivi. Come medico, a causa del coronavirus è stata chiamata a impegni onerosi che non le consentono di seguire l’attività politica nei prossimi 4 anni.

Un vero peccato ricordando il suo impegno politico a Vado Ligure da Assessore, soprattutto per la battaglia contro Tirreno Power.

Si teme che l’effetto domino sarà notevole perché anche chi dovrebbe sostituirla si trova nelle stesse condizioni (il geriatra Maurizio Barbero) e quello dopo di lui, Christian Petrocca, infermiere.

Un effetto domino sanitario o politico verrebbe da chiedersi?

Anche perché a questo punto subentrerebbe guarda caso Valentina Perna, lungo braccio operativo di Ferrando che potrebbe agire da tutore a Fersini in consiglio.

Tutore o controllore?

Con questa mossa Ferrando avrebbe messo un piede in consiglio. E Fersini?

PS

C’è solo da sperare che i “superstiti”, Rognoni, il giovane Pietro Brondo e il più stagionato Rodolfo Fersini riescano a concludere il loro mandato consigliare a 4 anni e 11 mesi dalla fine della legislatura. Ogni gesto di scaramanzia da parte degli interessati è ampiamente giustificato.

Da ricordare  anche che Rognoni a sua volta aveva sostituito la dimissionaria Mara Giusto che in consiglio non ha messo neppure piede dopo essere stata la più votata

 

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