Confuoco. Onorato un fascista e ignorato un Vice Ministro savonese doc

Sulla premiazione ad un fascista abbiamo già scritto (purtroppo unici). Tralasciamo di citare per bontà d’animo il patetico post di Rete a sinistra, Pd e Noi per Savona- Italia in Comune.

Qualcuno si sarà chiesto perché alla manifestazione non fossero presenti i numeri uno delle istituzioni civili e militari (Questore, Prefetto, Colonnello dei Carabinieri e della Finanza, Ammiragli vari), il Vescovo Marino e quello emerito Lupi, il Vicario della Diocesi, il Presidente del Consiglio Comunale, i Presidenti emeriti de A Campanassa Carlo Cerva, Nazario Fancello e Rocco Peluffo e molte altre personalità che, per opportunità, hanno preferito discostarsi dal tradizionale appuntamento.

Non si hanno notizie sulla presenza di assessori e consiglieri.

Pochi anche i figuranti della Campanassa (ne abbiamo contati 7), presente qualche rappresentante dei borghi, 5 alpini e 5 marinai di Savona, dalle altre città hanno preferito soprassedere.

Pochi i savonesi presenti (circa150), nonostante il Sindaco, prevedendo l’insuccesso della manifestazione, abbia usato un escamotage invitando gli alunni delle scuole che, accompagnati dai rispettivi genitori, hanno fatto numero.

E meno male che c’erano gli alunni, con i loro mugugni hanno criticato il taglio degli alberi e la pulizia della città perchè i tradizionali mugugni del Presidente della Campanassa sono sembrati ai più degli elogi alla Giunta.

Passata la manifestazione vogliamo mettere in risalto un fatto grave.

La tradizione della Campanassa vuole che non venga mai premiato un politico in attività, quest’anno si è voluto fare un’eccezione premiando, con “la Campanassa ringrassia” un’onorevole in carica di Forza Italia, Cristina Rossello (qualcuno ha scritto Rossella).

Il Presidente-avvocato Mirenghi non si è accorto o non si è voluto accorgere che dopo trent’anni, finalmente, un savonese ha un importante incarico di Governo, prestandosi ad una manovra di bassa politica.

Non dare un riconoscimento al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Simone Valente per assegnarlo ad una savonese che da anni vive ed è stata eletta a Milano è stato uno sgarro a tutta la città e non solo al M5S (il vero intento di qualcuno).

Mirenghi, premiando il Vice ministro, avrebbe dovuto rinunciare al baciamano, gesto da borghese snob a lui tanto caro, ma possibile che le altre istituzioni non abbiano avuto niente da ridire su un fatto così grave, da incidente diplomatico.

Condividi

Lascia un commento