Comitato Ambiente Salute Valbormida

COMITATO AMBIENTE SALUTE VALBORMIDA
Vicenda dei lavoratori Ferrania messi in mobilità…

COMITATO AMBIENTE SALUTE VALBORMIDA (CASV)

ENTI LOCALI: NIENTE CENTRALI

Il Comitato Ambiente Salute Valbormida, relativamente alla vicenda dei lavoratori Ferrania che è stata discussa lunedì 25 ottobre 2010 a Cairo Montenotte, nel Consiglio Comunale aperto a tutti i Comuni della Valbormida, ha predisposto il seguente documento per affermare che:

a) La problematica legata alla conservazione di un posto i lavoro per i 225 dipendenti Ferrania recentemente messi in mobilità è una questione centrale, non solo per i lavoratori e le loro famiglie, ma per tutta la comunità valbormidese.

b) La vicenda deve essere affrontata e risolta unendo gli sforzi di tutti: lavoratori, cittadini, istituzioni locali, regionali e statali; la soluzione del problema può essere trovata solamente assicurando a tutti i lavoratori un posto di lavoro a tempo indeterminato nel variegato tessuto economico della Valle Bormida e dei territori limitrofi.

c) Rinnovare la cassa integrazione ad oltranza non è una soluzione, oltre ad essere poco gratificante e dignitoso per i lavoratori che ne sono beneficiari, rappresenta solamente un potente strumento per la Proprietà Ferrania che, con l’assenso dei vertici di CGIL, CISL e UIL, vuole tenere in ostaggio un’ intera Comunità, al fine di far approvare piani industriali ad alto impatto ambientale od accaparrarsi contributi economici e finanziamenti regionali e statali.

d) Ieri la centrale a carbone oggi la centrale a biomassa da 10 MWe: questi sono i progetti che a tutti i costi si vogliono realizzare sul sito Ferrania, pur conoscendo l’elevato prezzo che dovrà pagare la Comunità Valbormidese in termini di salute, aumento della mortalità e peggioramento della qualità della vita. Progetti ad alto impatto ambientale che in nessun modo si possono barattare con i posti di lavoro, in quanto il nostro territorio presenta già, allo stato attuale, condizioni ambientali e sanitarie critiche, testimoniate dall’elevato numero di decessi e malattie collegate all’inquinamento atmosferico

e) Centrali a biomasse ed a carbone porteranno solamente benefici economici per i loro promotori, mentre comprometteranno le attività di chi oggi, con grande sforzo e fatica, sta cercando di rilanciare la Vallebormida mediante progetti nel settore turistico, ricettivo e nelle produzioni agro alimentari tipiche. La presenza, inoltre, di industrie ad alto impatto ambientale, esclude la possibilità di insediamento di realtà produttive incompatibili con un territorio compromesso, nella sostanza e nell’immagine, da un inquinamento diffuso.

f) Un lavoro per i dipendenti Ferrania e progetti di sviluppo a basso impatto ambientale, sono questi i due obiettivi che devono essere al centro dell’azione politica ed amministrativa di tutti i soggetti che hanno a cuore il futuro della Vallebormida e dei suoi abitanti.

Cairo Montenotte, 25 Ottobre 2010

Avv. Maria Sofia Sterzi
(Portavoce Comitato Ambiente Salute Valbormida)

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