
Dopo cinque anni di silenzio, la “Cena delle Rose” è tornata a Celle Ligure con un’energia che ha superato ogni aspettativa: oltre 300 persone sedute lungo una tavolata spettacolare, da via Ghiglino fino a via Consolazione, in una delle cornici più suggestive del Ponente. Ma il vero risultato è quello che resta: 15mila euro raccolti e destinati alla Fondazione Gaslini Insieme, a favore dell’ospedale pediatrico Gaslini, con particolare attenzione alle sedi di Savona e Pietra Ligure.
Dietro il successo dell’evento, c’è il lavoro corale di commercianti, albergatori, ristoratori, bagnini, volontari e istituzioni. Ma soprattutto c’è la determinazione di Ivan Drogo Inglese, presidente della Pro Loco, che ha messo cuore, testa e relazioni per rilanciare una manifestazione che sembrava ormai destinata al dimenticatoio. Non solo ha ripreso in mano l’organizzazione con efficacia, ma le ha anche dato nuova vita, arricchendola di entusiasmo e obiettivi solidali.
“Abbiamo voluto fare di più”, ha dichiarato Drogo, “non solo una cena, ma un’occasione per dimostrare che Celle è capace di unirsi per il bene comune. Ognuno dei partecipanti è stato prima di tutto un benefattore”. Il messaggio è chiaro: la comunità, quando si muove unita e con spirito civico, può davvero fare la differenza.
Anche il vicesindaco Francesco Sorrentino ha sottolineato il ruolo determinante della Pro Loco, riconoscendo che “la macchina organizzativa era già rodata, ma Ivan l’ha rilanciata con ancora più energia: 300 posti bruciati in un giorno e mezzo”. Il sindaco Marco Beltrame ha aggiunto che l’evento è stato “un atto di coraggio e amore per il territorio”.
In un’epoca in cui la parola “prossimità” sembra spesso solo uno slogan, a Celle ha preso forma concreta tra tovaglie, piatti cucinati con cura e solidarietà vera. E se tutto questo è stato possibile, il merito va anche — e soprattutto — a chi ha creduto che un evento sospeso potesse tornare più forte di prima. Come ha fatto Ivan Drogo, con spirito di iniziativa e una visione che ha saputo unire beneficenza e promozione del territorio.
Una serata da ricordare, per chi c’era e per chi vorrà esserci nelle prossime edizioni. Perché quando la comunità si mette a tavola con il cuore, il risultato è sempre una festa.