Celle Ligure: il Sindaco risponda

Non è un imperativo, bensì un congiuntivo. Che sottintende “Per tutto quello che bolle in pentola…è doveroso che…il (la) Sindaco(a) risponda”. O chi per essa, beninteso: i funzionari di riferimento, o la Commissione di esperti ad hoc come suggerito dal Lettore nella ‘Punta di becco’ del numero scorso.

Qualcuno dovrà dir qualcosa! E non siamo i soli a chiederlo, ma per numerosi Lettori che si domandano come, dopo le revoche degli originari permessi da parte della Provincia e confermate dal TAR della Regione Liguria, l’attività del cantiere abbia ripreso normalmente. Si è giocato a rimpiattino? Denunce, azioni legali, funzionari impegnati e distolti da altre incombenze, fermo lavori per mesi, e tutto questo con costi dell’impresa, della nostra Amministrazione come quella Provinciale – cioè a carico di noi cellesi della prima e di tutti i cittadini dell’altra – solo per la “mancata eliminazione del vincolo alberghiero gravante sull’immobile per mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale”? Come s’è letto dall’unica stringata comunicazione del Sindaco. E dopo questo, rilascio di nuovo permesso, identico al precedente! Ma …si è giocato? Tutte queste spese e danni per una semplice svista procedurale? Nessuno che all’atto del rilascio se ne sia accorto? L’originario permesso è del 2017, cioè rilasciato dalla precedente Amministrazione, ma i funzionari erano gli stessi: e dunque…? Dunque niente! È una pratica forse iniziata male e sta finendo peggio. Che non ci auguriamo, certo per il paese, e per lo stesso imprenditore, che pur dovrà ben essere stato cosciente del rischio che si corre per ogni operazione. E pure per questa, a quanto si ha modo di vedere… Dove non s’è però visto ancora tutto. Pende una denuncia penale presentata da numerosi, politici e amministratori, con nomi di spicco, tutti non cellesi.
Il Comune, che ha incassato per contributi oneri urbanistici vari per quasi 500.mila Euro, se ne   può anche stare alla finestra. Ma l’imprenditore come fa a vendere? E gli improbabili clienti ad acquistare? Con i tempi della giustizia italiana ed i termini delle amministrazioni superiori ad annullare gli abusi… vale a dire una decina d’anni con la tegola sospesa!
Ma non vorremmo apparire solo noi con i nostri Lettori ad insistere, ripetiamo. Vi sono mugugni che circolano per il paese e spifferano tra i carruggi. A prova, eccone uno, qui di seguito, recentissimo. Insieme aspettiamo eventi, speriamo risolutivi.

Ottar da A Civetta

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