Il ripascimento della spiaggia a Celle Ligure, che avrebbe dovuto essere un’operazione di tutela del litorale e valorizzazione turistica, si è trasformato in un tema di discussione acceso tra cittadini e amministrazione.
La principale fonte di malumore riguarda l’origine della sabbia utilizzata per ampliare i tratti di spiaggia. Se in passato il prelievo avveniva dal Sansobbia, questa volta la sabbia è stata estratta da una cava, sollevando dubbi e preoccupazioni.
Il prelievo dal Sansobbia, tradizionalmente utilizzato per interventi simili, non è stato confermato questa volta, e la decisione di utilizzare una cava ha destato polemiche tra i cittadini e alcuni operatori locali. Si teme che il materiale possa avere caratteristiche diverse da quelle naturali del litorale e che l’intervento possa modificare l’equilibrio dell’ecosistema costiero.
Alcuni residenti hanno espresso preoccupazioni sulla qualità della sabbia e sull’impatto dell’intervento (Ricordate le polemiche nel gruppo Facebook “Mugugni”di Paolo Torrielli sulla sabbia nera)
Il timore è che il nuovo materiale possa alterare la fisionomia della spiaggia e compromettere l’ambiente marino. Non manca poi chi si interroga sui costi e sulla trasparenza dell’operazione, chiedendo spiegazioni più dettagliate sulle scelte fatte dall’amministrazione.
Dal Comune arrivano rassicurazioni: l’intervento, secondo i tecnici, era necessario per proteggere il litorale e garantire una stagione balneare ottimale. La scelta della cava sarebbe stata dettata da motivi tecnici e logistici, con l’obiettivo di assicurare una sabbia di qualità adeguata.
Tuttavia, resta il nodo della comunicazione con la cittadinanza, che si è sentita poco coinvolta in una decisione che riguarda da vicino il paesaggio e la vivibilità del territorio.
Il ripascimento delle spiagge è un’operazione necessaria per la difesa della costa, ma la gestione del processo e la trasparenza delle scelte fatte restano punti chiave per evitare tensioni con la comunità.
Celle Ligure assiste dunque a un particolare “Ripascimento”, ma la vera sfida sarà quella di far convivere la tutela del litorale con il rispetto delle esigenze dei cittadini e della natura.