Castelvecchio, ancora una volta l’intuito politico dei leader della lega savonese fa danni al partito

La signora di cui si parla nell’articolo de La stampa, Michela Malco, è consigliera di maggioranza nel Comune di Castelvecchio di Rocca Barbena, alla seconda legislatura con il sindaco Milani.
Marino Milani nel 2015 era fra i sindaci che ufficialmente sostennero la Paita (allora PD) e De Vincenzi (PD). Poi improvvisamente nel 2019 diventa il sindaco candidato della Lega, contro Giampaolo Badino, che invece era iscritto alla lega da diversi anni. Stefano Mai è stato il fautore principale per la riconferma di Milani che vince per un pugno di voti e la consigliera citata oggi da La Stampa porta in dote voti a sufficienza per garantire il terzo mandato al nuovo leghista.
Un’ altra scelta degli “strateghi” Mai-Ripamonti-Rixi contro chi era sostenuto dal duo Viale-Ardenti. Una decisione paragonabile alla scelta di candidare Brunello Brunetto alle regionali al posto di Paolo Ardenti.
Non vogliamo entrare nei fatti riportati dal giornale spetta alla giustizia occuparsene, desideriamo solo rimarcare per l’ennesima volta l’incapacità della Lega di Savona a trazione Ripamonti-Rixi a valutare le persone.
Non sappiamo se arriveranno le dimissioni della consigliera, ma certo è che il sindaco della Lega e la Lega stessa non ne escono bene da questa ennesima vicenda.
La dimostrazione che l’acume politico, ormai riconosciuto da tutti, degli onorevoli Rixi, Ripamonti, Bruzzone e compagnia ancora una volta fa del male al partito di Salvini.

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