Caserma Vigili del Fuoco

STORIELLA ESEMPLARE(1 PARTE)!
Ovvero, come e perché sfrattare una caserma in riva al mare?

Area privata

Nuova Caserma

E’ risaputo che la giunta comunale di Savona non ama  le strutture periferiche dello stato, meno che mai quando pretendono di occupare aree preziose per  gli immobiliaristi”amici. E’ successo per la sede del nuovo carcere, dove Ruggeri, per non disturbare i soliti noti, si inventò la collocazione di “Passeggi“, un aspro giogo  sul crinale tra Quiliano e Savona (ed infatti, del nuovo carcere, non vi e’ traccia!) La vicenda si sta ripetendo con la caserma dei  vigili del fuoco: chi legge attentamente le cronache locali, sente odore di gabola, quando in data 11 marzo c.a. un noto quotidiano preannuncia che, per risolvere un  progetto toppato da parte dei costruttori della nuova sede dei VVFF (avrebbero edificato un muro senza rispettare le distanze col “vicino”) non vi sarebbe altra soluzione che quella di sfrattare  i pompieri spedendoli nella  ex sede di Italgas (zona paip) e lasciando  il resto ad una società,”atomos” spa, dove lavorerebbero “una cinquantina di maghi dell’informatica per grossi clienti come Benetton e Dolce e Gabbana”…leggi…il tutto, con la benevolenza della giunta Berruti, pronta a trasformare l’area da”funzione pubblica” a “terziario e residenziale”. Così, anche questa residuale striscia, su cui oggi non sono possibili le deliziose palazzine previste nei cantieri Solimano, diverrebbe agevole pascolo dei nostri  imprenditori “tuttofare”(uno dei quali occupa il villone superprotetto con piscina interna ,a fronte della rotonda). Per avere la dimensione fisica della querelle, ecco una documentazione minimale ma necessaria: nella foto si può vedere l’area del privato lesa dalla mancanza del rispetto di dieci metri lineari; di seguito il nuovo edificio della caserma, i cui lavori sono stati interrotti dal ricorso del privato, il quale, nel frattempo, ha vinto anche il contenzioso prodotto davanti  al tar dela Liguria, che, in data 26 marzo 2010, su istanza dell’ing. Assandri e di “Atomos” spa, tutelati dagli avvocati Russo Marco e Gaggero Paolo, hanno avuto soddisfazione anche dai magistrati genovesi…leggi… la sentenza integrale.
Ma una attenta analisi delle premesse e della motivazione di detta sentenza, lungi dal rassicurare i presunti vincitori ed anche lo “sconfitto”(ma contento) comune di Savona , sembrano aprire scenari tutt’altro che confortanti, soprattutto sul piano del risarcimento danni. Ma di questo,ci occuperemo la prossima puntata. 

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