Casa della Legalità

LO CHIAMAVANO “ABBONDANZA”!

Perché nel suo sito, la cosiddetta “casa della legalità”, sita in Genova, non mancava di inchiodare, con copiose denunce la casta ed i suoi manutengoli, alla responsabilità d’aver infiltrato, in terra di Liguria, la piovra del malaffare organizzato, nelle sue moderne forme! Quindi di questa cornucopia di accuse che non risparmia nessuno, sia a destra che a sinistra, tutti gli devono essere grati, anche perché il nostro non sempre l’ azzecca e talvolta piovono querele che qualche “provvidenziale” mano e’ pronta a ribattere.

Questa premessa e’ doverosa, perché il ridondante fustigatore di cui sopra, così come accade ad Omero, talvolta sonnecchia ed allora partorisce articoli come questo…leggi… che chi conosce da vicino la storia e la geografia delle amministrazioni comunali di Vado Ligure, almeno dagli anni ’70, non può che respingere nel suo insieme ammettendo solo l’attenuante della superficialità e della cattiva informazione. Ovvero, l’arte di fare di tutte l’erbe un fascio, che se diventa “metodo”, è il mestiere più sporco che un addetto all’informazione possa praticare, oggi, nel tempo in cui e’ agevole confondere le idee alla gente: facilissimo far passare gli onesti per corrotti e viceversa.

Cari estensori del club della “legalita’”, codesto articolo e’ una brutta pagina di cui doveste chiedere ufficialmente scusa: chi conosce personalmente il sindaco Caviglia ed i suoi assessori può commentare il vostro attacco solo con una sonora risata, men che mai portando rancore a giornalisti solidali nella stessa battaglia per la giustizia e la trasparenza.La prossima volta, comunque, se avrete dubbi, non rivolgetevi ai “vecchi tromboni” del passato regime: andate direttamente alla fonte, avrete risposte chiare ed eviterete pessime figure!!!

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