Negli ultimi anni, il sovraffollamento dei Pronto Soccorso è diventato una problematica sempre più grave, con tempi di attesa infiniti e personale medico costretto a lavorare in condizioni di forte stress. A Savona, l’ex presidente degli Ordini dei Medici, Renato Giusto, ha recentemente puntato il dito contro una scelta amministrativa che si sta rivelando nefasta: la chiusura degli ambulatori dedicati ai codici bianchi che lui istituì vent’anni fa negli ospedali della provincia: San Paolo, Santa Corona, l’ospedale di Cairo e di Albenga.
Questi ambulatori, un tempo attivi e funzionanti, avevano il compito di filtrare i pazienti con patologie minori, evitando che intasassero i Pronto Soccorso con problemi che non richiedevano un intervento d’urgenza. La loro chiusura ha avuto come effetto immediato l’aumento esponenziale degli accessi impropri nei reparti d’emergenza, aggravando una situazione già complessa.
La dichiarazione dell’ex presidente degli Ordini dei Medici è netta: chi ha deciso di chiuderli ha dimostrato poca lungimiranza, sottovalutando le conseguenze di una simile scelta. Non solo si è tolta una valvola di sfogo fondamentale per il sistema sanitario locale, ma si è anche contribuito a creare disagi enormi per i cittadini e per gli operatori sanitari.
Oggi i Pronto Soccorso si trovano in una condizione di collasso, dove i codici bianchi e verdi – pazienti con problemi non urgenti – rappresentano una fetta consistente degli accessi, rallentando così l’assistenza per chi ha effettivamente bisogno di cure immediate. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: attese interminabili, pazienti frustrati, medici e infermieri esausti.
La domanda che sorge spontanea è: perché si è deciso di chiudere questi ambulatori senza un’alternativa valida? Se l’obiettivo era il risparmio, si può davvero parlare di successo quando il risultato è un peggioramento generale del servizio? Forse è arrivato il momento di rivedere certe scelte e ripensare un modello che possa ridare respiro al sistema sanitario locale.
Riattivare gli ambulatori per i codici bianchi potrebbe essere una soluzione efficace per alleggerire il peso sui Pronto Soccorso e restituire un servizio sanitario più efficiente ai cittadini. Il tema è sul tavolo: sarà la politica a dover decidere se ascoltare il grido di allarme dei medici o continuare su una strada che sta portando al disastro.