Budello di Laigueglia

IL SILENZIO DEI BASOLI

 Ieri prima giornata di ripresa lavori nel Budello di Laigueglia.

Due operai dal piglio deciso, un ruspista “di movimento” e un geometra, esperto nel “gioco senza palla” che si grattava la testa. Questa la formazione. In panchina nessuno. Manco un amministratore travestito da pensionato….

 

Una ruspa ruggente che ha (ma solo per un  piccolo tratto) divelto i basoli all’ingresso del budello a tamburo battente. Rimossi in un battibaleno e caricati su un camion  per  traslarli non sappiamo dove.  Non sono neppure stati segnati per il futuro riposizionamento. Tanto, più o meno, sono tutti rettangolari.   Poveri basoli. Peccato non possano parlare.

 Così ve le raccontiamo noi. E non è una bella storia quella che viene fuori.

Non saranno come la Via Appia, che ha millenni di storia, ma anche i nostri semplici e strapaesanotti basoli da raccontare ne avrebbero.

 Cominciamo dal presente.

Dall’Hotel Giannina., da dove la voragine è aperta.Tralasciamo l’intrico di tubi e rivi e scarichi di cui il sottosuolo e attraversato come la ragnatela di un aracnide impazzito.

 Guardiamoci intorno. Il Rialto: Ceduto. L‘ex Délice:chiuso.

I negozietti affiancanti un fantomatico negozio di antiquariato (?!) chiusi e aperti, si pensa, solo ad aprile inoltrato. L’Hotel Splendid: chiuso ma barricato con assi ché un guardiano notturno costava troppo e il legno non mangia.

Avanti…a sinistra l’ex Archè la cui utilizzazione è “dichiarata”, da chi sa, in evoluzione. Di fronte il Vascello Fantasma (l’ex) :chiuso. A sinistra una gelateria.Chiusa.

Avanti ancora. A sinistra un’altra gelateria in fase di costruzione. Poi,  era ora, un attimino di vita, una boccata di ossigeno, e qualche negozio aperto.  Per saltare di corsa all’ex Gioiello Mare: chiuso.

A sinistra due attività volenterose che aprono domenicalmente oppure solo nel periodo estivo.

Avanti: negozio di magliette stampabili: chiuso per ora.

E quindi siamo nel centro cittadino dove, onore al merito, ci sono tre bei bar, e tutte la attività aperte quotidianamnete.

Ma avanti: dopo il Caffè Italia (appena ristrutturato) c’è un locale il cui destino era di passare di mano in mano, un ristorantino che ha seguito l’andazzo: chiuso. E solo per citare quelli chiusi mettiamo la libreria aperta la scorsa estate ma che sta smantellando, il déhors della Prua che è sparito, il Buco del... che è completamente chiuso.Questa è Laigueglia ora. Quella attraversata dai basoli.

Quella dove sono passate le truppe napoleoniche, dove venivano nobili e notabili in vacanza, dove la ricca borghesia ha dato in epoche non lontanissime inizio ai riti del turismo, quello ricco e arricchente. Questi basoli hanno visto transitare frotte di tusristi olandesi, tedeschi, inglesi, svizzeri, austriaci,francesi, tutto il mondo.Beautiful. Oh se potessero parlare quante cose avrebbero da raccontare.

Sostavano come niente al Flamingo (chiuso) o al Saraceno(chiuso) o andavano un attimino più in là a danzare alle Palme (chiuso).

Le uniche attività che “tengono” quindi “tengono aperto” sono le agenzie immobiliari. Ed è strano che con tutti i mattonari in circolazione per fare un’opera pubblica degna del prezzo degli appartamenti in vendita non ci sia nessuno che conosca non dico Anemone, Balducci o Della Giovampaola, tralasciando la stimabilissima personcina di Bertolaso. Tralasciando gli Scaglia o dei Di Girolamo che saranno l’inizio della prossima puntata.

Ma siccome siamo in periodo elettorale potevamo almeno cercare di farci dare una mano da chi ci chiede il voto. Manco quelli. Allora siamo colpevolmete ciechi. E chi avesse mai voglia di dire che le cose scritte non corrispondono al vero è cieco anche lui. Ma non solo colpevolmente. Di più. Meno male che i basoli non possono parlare.

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