Berta, penso alle imprese non farò il sindaco

Non sarò il candidato sindaco del centrodestra alle prossime elezioni amministrative”. Alessandro Berta si chiama fuori una volte per tutte dalla sfida della primavera prossima. Lo hanno corteggiato a lungo la Lega ma anche il centrosinistra  nei mesi antecedenti la prima ondata pandemica. “Poi è arrivato il Covid ed è cambiato tutto”. Comprese le valutazioni del direttore dell’unione industriali. “Mille sono le ragioni della mia rinuncia – afferma Berta – compreso un severo giudizio su me stesso che mi porta a concludere che non ne ho né la stoffa e le competenze politiche, né oggi l’afflato per farlo. Resto un tecnico, che fa già politica lavorando per le imprese del territorio. Il mio lavoro, almeno per ora,  resta quello in ambito economico, dove so di poter fare qualcosa per la nostra economia e poter lasciare un segno,  non visibile agli altri,  ma che io so misurare. Lo devo anche alle aziende nel periodo più difficile dal dopoguerra”.
Salta dunque il progetto di un ticket Berta-Santi e si fa strada la candidatura di Gianfranco Gaiotti a quel punto con un vice della Lega. E se pure Gaiotti si tirasse indietro, la Caprioglio tornerebbe d’attualità. Ma solo per mancanza di alternative
Bruno Lugaro
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