Berlusconi

SEMPRE CON SILVIO BERLUSCONI  
CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI 2010
Cari amici…

ci troviamo di fronte all’ennesima sfida di battere una sinistra estremista e non  interlocutoria, perché mai approdata ad un reale revisionismo socialdemocratico.

Una sinistra superiormente angosciata che attacca ossessivamente il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Ciò per la semplice ragione che il fondatore di Forza Italia e del PdL è da quindici anni l’unico leader politico che abbia saputo opporsi nettamente alle forze post-comuniste, senza sconti, relegandole spesso, grazie all’apporto sempre più leale e costruttivo della Lega, ad una minoranza come sempre rumorosa, giustizialista e strumentale.

Vincere nel maggior numero di regioni possibili, soprattutto in Liguria con Biasotti e in Piemonte con l’On. Cota, significa anche rafforzare la loro autonomia e l’iter del federalismo fiscale, una delle riforme più urgenti per il benessere  del paese insieme a quella della giustizia.

Non sono più sopportabili i teoremi ideologici di alcune Procure e di alcuni pubblici ministeri afflitti da aspirazioni  di protagonismo.

In uno stato di diritto deve essere sempre garantita la parità tra accusa e difesa, e l’equidistanza del giudice.

Questo è uno dei punti focali della nuova riforma voluta da Silvio Berlusconi e che, a mio avviso, dovrebbe essere votata velocemente e con slancio da tutta la nostra maggioranza.

La vittoria renderebbe inoltre più facile il lavoro del governo per mantenere in sicurezza i conti pubblici confidando sugli incentivi promessi e su una riforma delle aliquote che tuttavia non aumenti pericolosamente il debito pubblico.

Il partito invece di essere, non unanime, ma stretto comunque intorno al Presidente del Consiglio e al vangelo della libertà, appare diviso da offensive guerre intestine. Così come è offensivo parlare continuamente di un suo eventuale successore, quando egli gode ancora di un consenso tra gli elettori superiore al 60% e può tranquillamente guidare il paese, se lasciato in pace dalle  fazioni,  ancora per un’altra legislatura.

         

Mi auguro comunque che il testimone politico, il più tardi possibile, sia lasciato ai suoi colonnelli più leali, perché l’incubo più grande di un autentico forzista antitotalitario sarebbe quello di vedere l’Italia contesa tra i post-fascisti e i post-comunisti.

Le abiure sono importanti e benefiche in molti casi, ma un politico amante della libertà imparziale non dimentica, poiché il presente di un partito deve essere  fondato su un passato di fedeltà e coerenza.

                                                                                           FAUSTO BENVENUTO

                                                                                                   Associato PdL                                            

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