Assemblea di minoranza sulla piattaforma Maersk

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Sinfonia popolare
per zampogne e pifferaio

 L’ing. Canavese e l’ing. Merli hanno dato ordine al pifferaio Geom. Bovero di organizzare un’assemblea pubblica intitolata “Assemblea di minoranza per fare il punto sulla piattaforma Maersk”.

Sino a prova contraria la minoranza a Vado è composta da PdL + PD (senza la L)+ geom. Bovero

Nel parter importante dei vari rappresentanti istituzionali con l’ordine di tacere e solo il reverendo Don Lorini avrebbe avuto la possibilità di benedire l’evento, sono stati  esclusi gli altri quattro

personaggi minoritari.

Il geom Bovero ,da antico marpione scafato politico, ha fatto immediatamente cosa gradita ai due Ingegneri nel ridurre in due minuti cronometrati il mio intervento in modo che non avessi alcuna possibilità di chiarimenti che, secondo la mia opinione, sarebbero stati molto utili, mentre astutamente conoscendo i vari personaggi intervenuti aumentava il tempo disponibile.

Comunque ho posto la domanda con supporto fotografico all’ing. Merli, come avevo fatto alcuni anni orsono all’arch.Cevini, pregandolo per ben quattro volte di fare molta attenzione alla risposta inquanto ingegnere è riuscito a dirmi una grossa castroneria, mentre furbescamente l’architetto

si era rifiutato. Nel prosieguo, sempre l’ing.Merli parlando sull’aumento della produzione di CO2 ha sostenuto che il prodotto inquinante non pregiudica la salute e  a lungo termine non pregiudica la vita. Penso che quindi quest’inverno con l’arrivo del raffreddore e dell’influenza sarà opportuno fare aerosol a base di CO2  evviva,evviva.

Lo stesso ing. Merli ha dichiarato di avere una grande passione per i numeri perché chiariscono molto bene, infatti ha elencato dati sui trasporti con container che purtroppo non corrispondevano al vero ed io non ho potuto contestare per cui  con la speranza che legga li riporto perché interessanti.

Secondo i dati Eurostat relativi ai trasporti marittimi (in container) l’Italia nel 2001 copriva una quota del 15,22% dei volumi complessivamente movimentati dall’Unione Europea a 15 nazioni,

lontana dal primo posto tedesco (20,32%) ma appena a ridosso da Spagna e Olanda (16,06%e 16,02%) rispettivamente seconda e terza.

Nel 2010 la percentuale italiana nell’Ue a 27 è scesa al 10,53%, superata in classifica da quella Belga (12,85%) e sempre più distante da quelle tedesche, spagnole, olandesi(rispettivamente 17,46% 15,49% e 15%). Del resto, considerando i valori assoluti del decennio, si nota come il tasso di crescita dei volumi movimentati in Italia sia stato fra i più scarsi, almeno nei paesi principali: 34,9% contro il 67,6% tedesco, l’88,6% spagnolo, l’82,1 olandese e il 192,6% belga .

In merito alle affermazioni dell’ing. Canavese, visto il suo atteggiamento irriguardoso nei miei confronti, ritengo sia ovvio non perdere tempo ad esaminare e rispondere alle sue dichiarazioni.

 

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