Alstom si aggiudica la costruzione di 150 treni regionali

Vado Ligure – Gli investimenti che Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) sta attuando da diversi anni per migliorare il trasporto regionale, porteranno sui binari della rete italiana 150 nuovi elettrotreni. Ad aggiudicarsi il bando di gara europeo, per un importo complessivo di 910 milioni di euro, è stata la francese Alstom.

Secondo il comunicato stampa di Trenitalia i treni saranno made in Italy e tanto la progettazione che la costruzione avverrà negli stabilimenti Alstom di Savigliano, Sesto San Giovanni e Bologna, dove vengono realizzati i treni Jazz e Pop.

Come già riportato in diversi articoli, Alstom, a fine gennaio 2021, ha acquisito, a livello globale, le attività ferroviarie del gruppo canadese Bombardier, acquisizione in cui ricade lo storico stabilimento di costruzione di materiale rotabile Bombardier Transportation Italy con sede a Vado Ligure.

E’ quindi lecito domandarsi se anche lo stabilimento Alstom ex Bombardier di Vado Ligure potrà partecipare alla realizzazione di questi nuovi treni.

Negli ultimi cinque anni di gestione Bombardier, l’impianto produttivo di Vado Ligure, a causa della perdita di alcune commesse per la fornitura di treni regionali, ha dovuto subire, nel 2016, una prima riduzione di personale per 104 unità e nel 2019, la cessione del reparto di progettazione. “Crisi” di carichi di lavoro, ma non di fatturato e di utili sostenuti dalle commesse dei treni ad alta velocità Frecciarossa 1000, acquisiti negli anni precedenti al 2016. Tra l’altro la cessione del reparto di progettazione, nel giugno 2019, è avvenuta contestualmente all’acquisizione di un’ulteriore commessa di 14 treni Frecciarossa 1000, a cui ne seguirà una di 23 per il mercato spagnolo. Contraddizioni su cui ci siamo soffermati più volte nei nostri articoli.

Con le commesse relative all’alta velocità i carichi di lavoro sarebbero assicurati fino alla fine del 2022.

Presso il Ministero dello Sviluppo Economico è aperto un tavolo di trattativa per favorire una soluzione a questa singolare “crisi”. L’ultimo incontro risale al 26 novembre 2019, con l’assicurazione che il tavolo sarà convocato per successivi aggiornamenti, ad oggi non si avrebbero notizie di questa riconvocazione. A quasi due anni dall’ultimo incontro, i sindacati metalmeccanici savonesi ed in particolare la Fiom CGIL, il sindacato maggiormente rappresentativo nella ex Bombardier, non si sta adoperando con fatti concreti per riprendere il percorso interrotto.

Il segretario della Fiom CGIL di Savona, Andrea Mandraccia, nei suoi commenti social, visto il periodo, pare aver momentaneamente abbandonato il teatrino della politica per dedicarsi allo sport, tra europei di calcio ed olimpiadi.

Ad oggi, in campo sindacale, Mandraccia, ed i lavoratori metalmeccanici savonesi di medaglie ne hanno collezionato ben poche.