Albenga

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Guarnieri, Schneck: progetto da rivedere!
Scajola e Vaccarezza sono d’accordo?

Albenga – Prosegue la pubblicazione della delibera di Consiglio comunale n.3 del 25 gennaio 2010, oggetto: Mozione, a firma dei Consiglieri Guarnieri, Savorè, Vannucci, Distilo e Schneck, intesa a conoscere lo stato di fatto del progetto di spostamento a monte della tratta ferroviaria Finale Ligure – Andora.

Continua CONSIGLIERE BREGOLI

“Aggiunge, con riferimento alla proposta dell’Ing. Bruschi relativa al progetto preliminare, che essa recepisce quanto emerso in sede di Conferenza dei Servizi: allo stato dei fatti, i risultati finora conseguiti possono quindi essere dirsi positivi, in quanto in una serie di incontri informali, tenutisi sia in Comune che in Regione, sia pur non sfociati in documenti ufficiali, è stato assicurato che le proposte del Comune sarebbero state recepite in sede di progettazione esecutiva.

Riconosce tuttavia che ad oggi manca la conferma definitiva che le promesse vengano effettivamente mantenute, ma di ciò potrà avversi dimostrazione solo a seguito dell’esame della documentazione riguardante la progettazione esecutiva, allorché  essa sarà presentata.   

Evidenzia che un secondo aspetto della vicenda riguarda la stazione ferroviaria da realizzarsi nella frazione Bastia; rammenta al riguardo che, dai documenti finora prodotti, risulta che la costruzione di tale struttura avrà un forte impatto sulle aziende agricole e che con i tecnici della Provincia è stata discussa l’ipotesi di realizzare una viabilità alternativa – in particolare, una strada lungo l’argine – al fine di non penalizzare le imprese agricole. Conclude rilevando che un terzo aspetto della questione afferisce alle discariche per la raccolta del materiale di risulta proveniente dagli scavi per l’esecuzione dell’opera. Sottolinea al riguardo che le associazioni di categorie sono molto interessate a tale problematica, atteso che la realizzazione della nuova tratta ferroviaria comporterà la sottrazione di 28 ettari di terreno agricolo.

CONSIGLIERE SCHNECK

“Dopo aver ricordato la seduta in cui il Consiglio Comunale aveva approvato il progetto relativo ai lavori di spostamento a monte della ferrovia e aver premesso che tale opera si deve comunque fare in quanto imprescindibile, dichiara di ritenere necessaria che la relativa azione amministrativa venga rimessa al Governo e sottratta agli enti locali, i quali non sono in grado di adottare scelte definitive. Infatti quel progetto, approvato a suo tempo dall’attuale maggioranza, non ha avuto ulteriori sviluppi, come è stato appena ammesso dallo stesso consigliere Bregoli. Ritiene peraltro che ciò sia un bene, perché il progetto approvato avrebbe avuto un impatto devastante dal punto di vista ambientale. In particolare, esso prevedeva che il rilevato ferroviario avrebbe avuto una larghezza superiore a 60 metri, con una enorme sottrazione di terreno agricolo, e sarebbe stato ad altezze notevoli, molto superiori al tracciato dell’autostrada.

Esso avrebbe comportato altresì, con le necessarie discariche per la raccolta di materiali di risulta e la viabilità di cantiere, la demolizione di numerose abitazioni e la divisione di imprese agricole tra le più fiorenti della piana albenganese. Dopo aver constatato che il progetto non ha avuto seguito e ribadito che, come confermato dal consigliere Bregoli, esso sarebbe stato devastante, afferma che a distanza di un anno e mezzo oggi la maggioranza risulta aver condiviso le osservazioni dello stesso consigliere Schneck.

Conclude rimarcando che quanto ora esposto conferma che sarebbe bene non fare nulla di questo progetto e che ciò non toglie comunque che lo spostamento della ferrovia è un intervento importante.

CONSIGLIERE GHIGLIONE

“Sottolinea che l’intervento è di grande interesse e di notevole importanza per la nostra città. Ritiene dover previsare tuttavia che questo Consiglio Comunale non aveva approvato alcun progetto, ma si era limitato a dare un indirizzo in ordine alla progettazione e alle scelte che sono state poi adottate in sede di Conferenza Stato-Regioni, nella quale i Comuni hanno ben poca voce. Evidenzia tuttavia che, malgrado l’esiguo margine di manovra concesso agli enti locali in materia di grandi infrastrutture, il Comune di Albenga, facendosi carico delle aspettative e delle preoccupazioni del mondo agricolo ha cercato di limitare i danni; il ruolo del Comune, quindi, pur istituzionalmente marginale, è stato rilevante nel far recepire le istanze provenienti dalle categorie economiche, considerando che la cantierabilità del progetto originario avrebbe prodotto gravi danni. Ribadisce infine quanto già evidenziato dal consigliere Bregoli circa la mancanza di risorse finanziarie e il conseguente rallentamento dell’iter amministrativo volto alla realizzazione dell’opera.”

CONSIGLIERE VIO

“Ricorda che lo spostamento della ferrovia impegna e coinvolge la città di Albenga da almeno 30 anni e che su questo tema molte parole sono state spese e molti articoli di stampa sono stati scritti. Ricorda altresì che per lungo tempo i Sindaci dei comuni vicini hanno considerato la tratta ferroviaria riguardante Albenga come la pietra dello scandalo, in quanto – così si sosteneva allora – Albenga non decideva ed era quindi responsabile del mancato spostamento a monte della ferrovia.

Nel sottolineare che finalmente una decisione è stata presa, dichiara che non si può ora rimettere in discussione l’intera questione, anche perché, quando il progetto è stato approvato dall’attuale maggioranza, erano ben chiare a tutti le sue potenziali conseguenze sul piano ambientale.

Invita inoltre a tener presente che il varo della nuova opera e le relative scelte, che avrebbero colpito le aziende agricole e le attività produttive, sono state promosse dalla precedente Giunta di centro destra e che, dal momento che tale scelta non fu considerata ottimale, è stato poi elaborato lo studio dell’Ing. Bruschi, studio che rappresenta il miglior risultato possibile, conseguito con grande fatica e grazie all’intervento dell’Amministrazione Comunale, delle associazioni professionali, delle ferrovie e degli altri Enti interessati. Evidenzia che tornare indietro su tale decisione sarebbe una scelta di mal governo e che sorprende constatare che affermazioni come quelle fatte dal consigliere Scnheck – il quale sostiene che sarebbe bene non fare nulla di questo progetto – provengono da forze politiche oggi al Governo del paese.”

CONSIGLIERE GUARNIERI

“Chiede di poter fare alcune osservazioni sugli interventi dei consiglieri.”

PRESIDENTE

“Nega che ciò sia consentito dal Regolamento.”

CONSIGLIERE VANNUCCI

“Chiede di poter intervenire sull’ordine dei lavori.”

PRESIDENTE

“Anche in tale caso richiama quanto sopra circa le disposizioni del Regolamento. Prende atto che da parte dei proponenti la mozione non è stato chiesto di mettere la stessa in votazione.”

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[] Riflessioni e domande

Resta il dilemma se lo spostamento a monte della ferrovia verrà fatto e, se confermato, quando?

Di anno in anno sono mancati i finanziamenti da parte dello Stato. Ma il Ministro Claudio Scajola  non aveva assicurato che il Governo Berlusconi avrebbe messo a disposizione i previsti finanziamenti?

Certo, per il Ponte di Messina sono stati finanziati i lavori per il primo lotto; nel mentre per il raddoppio della ferrovia,  nella tratta Finale Ligure – Andora, non vi sono disponibilità per il finanziamento. E dire che sono più di quarant’anni che il Ministro dei Trasporti Remo Gaspari, in visita a Loano nel novembre 1969, aveva dato assicurazione dell’imminente inizio dei lavori per il raddoppio della ferrovia in oggetto.  Sempre e solo promesse elettorali? Fino a quando? Siamo considerati cittadini di serie B?

Il Ministro Claudio Scajola, la Regione Liguria, la Provincia di Savona, i comuni di Andora, Alassio, Albenga, Ceriale, Borghetto Santo Spirito, Loano, Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Finale Ligure non hanno il dovere di prendere iniziative finalizzate a sollecitare il Governo per la soluzione del problema che sta penalizzando il ponente ligure?

Saremmo ben lieti di conoscere i loro pareri e intenzioni dichiarandoci a disposizione per pubblicarli.

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it   

 

 

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