A QUILIANO LE CONTRADDIZIONI DEL PD NAZIONALE SONO LE STESSE DEL PD LOCALE

Nelle cassette postali di Quiliano gira ormai da giorni un volantino “double face” che da una parte invita a votare alle europee Partito Democratico e dall’altra invita a votare alle comunali Rodolfo Fersini.

L’intento prettamente ecologista di risparmiare carta, senz’altro apprezzabile, evidenzia tuttavia alcune contraddizioni.

Il nuovo PD del fratello di Montalbano è un partito dove per raccattare voti si è imbarcato un po’ di tutto, dal redivivo Pisapia a Cirino Pomicino, da Majorino all’ex montezemoliano e montiano Calenda, per arrivare fino alla Boldrini.

Le contraddizioni nazionali si riverberano a livello locale nella lista di Fersini che si chiama “lista civica Quiliano domani”, ma che si potrebbe leggere di buon grado “Partito Democratico”.

Non bastano infatti le dita di una mano, e probabilmente neppure quelle di due, a contare i candidati iscritti o ex iscritti a questo partito e/o che lo voteranno alle prossime elezioni europee, e/o volontari e/o elettori alle ultime primarie.

Lascia anche perplessi la candidatura a sindaco di Fersini che, per quanto preparato, è nata senza avere maturato alcuna esperienza pregressa né come consigliere comunale né tanto meno come assessore, anche se “coperta” dall’inserimento in lista di ben tre assessori uscenti della Giunta Ferrando.

Biodigestore, retroporto, viabilità, bonifica delle ex aree Tirreno Power: Quiliano ha davanti a sé un mare di nodi da sciogliere e la figura di un sindaco maggiormente esperto forse non guasterebbe.

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