A proposito di “adesso basta Ter”

Mi sono state avanzate delle osservazioni, alcune delle quali sono meritevoli di risposta. 

– E’ giusto chiedere, non pretendere, che almeno qualche documento venga allegato, a sostegno di quanto si afferma. Vedrò quindi di farlo, anche dietro specifica richiesta. Avverto, però, che i nomi che dovessero comparire, esclusi quelli a noi distanti, verranno cancellati; non è mia abitudine dare o promuovere giudizi sulle persone, ben sapendo che ogni storia non è fatta solamente di documenti ufficiali e che non tutte le nostre azioni sono frutto di libera volontà. Inoltre, sbagli ne facciamo tutti e in determinate condizioni ne basta uno solo per esserne condizionati per sempre.

– La maggior parte delle gare, come quella di che trattasi, non assegna l’appalto a chi presenta il massimo ribasso, ma all’impresa che presenta l’offerta più prossima alla media delle offerte (semplificando molto).

Attenzione, però: la parte che riguarda la conduzione della gara non porta ad alcuna certezza ed è secondaria rispetto a quelle centrali, relative alla qualità dell’impresa ed al pronunciamento dell’Anticorruzione. Acquisterà importanza, in seguito, quando ci si chiederà la ragione per cui tante anomalie e stranezze non hanno condotto al loro giudizio in aula.

– Il pronunciamento di grave irregolarità è stato emesso da un’Autorità che in quel momento era denominata Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) e che successivamente è stata trasformata in Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).

Sono la stessa cosa: la seconda è in continuità con la prima. Non è improprio, quindi, il mio riferimento alla seconda.

– L’esposto presentato alla Procura di Savona dal senatore Luigi Gaetti contiene effettivamente quanto sto rendendo pubblico, in forma un poco diversa. Il senatore Gaetti non era e non è personaggio qualunque, assurto a rappresentanza politica.

Era Vice Presidente della Commissione parlamentare antimafia e in tale veste ha presentato l’esposto dopo aver informato la Presidente On. le Rosy Bindi ed averne avuto l’assenso; è ora membro di Governo, Sottosegretario agli Interni. Non riesco ad immaginare che la sua iniziativa rimanga senza risposta

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